sabato 8 marzo 2014

Quello che so su Gibilterra

Dopo un post emotivo, e scritto di getto, eccone uno un po' più noioso, ma abbastanza denso di informazioni per capire meglio dove siamo finiti.
Vi piacerebbe vivere in Inghilterra, ma non sopportate il clima troppo rigido?
Gibilterra è il posto che fa per voi!
Gibraltar, per chiamarla come i nativi, è una striscia di terra inglese di 7 km², situata nel cuore dell'Andalusia, in piena costa del Sol, bagnata completamente dal Mediterraneo (l'oceano dista una decina di km) e caratterizzata dall'inconfondibile profilo della rocca.
La rocca è così caratteristica perché è una montagnetta che sorge dal nulla in un panorama assolutamente piatto.
E' abitata da scimmie libere, che non di rado raggiungono anche la città, e ne costituiscono una delle principali attrazioni turistiche. Un detto di queste parti dice che Gibilterra resterà inglese finché sulla rocca ci saranno le scimmie.
Dal punto di vista economico, Gibilterra gode di numerose agevolazioni fiscali, in particolare per le industrie del gaming online, il che ha fatto si che con gli anni sia diventata la patria di questo settore: le più grandi aziende di remote gaming hanno una sede qua. Il settore è tanto sviluppato che nel sito istituzionale di Gibilterra vi sono diverse pagine dedicate all'argomento.
Il contesto è molto internazionale, con una prevalenza di spagnoli e inglesi, ma si incontrano tutte le nazionalità.
Naturalmente la lingua ufficiale è l'inglese, soprattutto in ambito lavorativo, ma per strada si sente moltissimo parlare lo spagnolo. Chiunque viva da queste parti da qualche anno, parla entrambe le lingue. I gibilterrini parlano inglese con un forte accento spagnolo, e mi dicono che vi sia una certa fusione tra le due lingue, che si manifesta con la coniazione di parole miste, e risulta essere uno spagnolo piuttosto bruttino.
Da quanto ho visto, i mestieri più umili sono svolti da persone che parlano esclusivamente spagnolo.
Si direbbe che Gibilterra sia un toccasana per l'economia così critica della Spagna, almeno in questa zona, ma di fatto, sebbene Gibilterra sia inglese dal lontano 1713, o forse proprio per quello, la Spagna non si è mai rassegnata ad averla ceduta, e ancora quando vi scrivo, vi sono tensioni tra le due nazioni, tanto da procurare interrogazioni parlamentari in Inghilterra, causate per esempio da sconfinamento di navi militari durante una esercitazione della Royal Navy.
Queste tensioni si riflettono nella vita di tutti i giorni, attraverso rallentamenti alla dogana, causati dai controlli spagnoli, con conseguenti code, per le macchine, anche di tre ore, nelle ore di punta.
La cosa non spaventa nessuno: in Gibraltar trovare parcheggio è molto difficile, e le decine di migliaia di lavoratori che ogni giorno transitano dalla Spagna, lo fanno per lo più a piedi, o al massimo in bicicletta, con notevolissime riduzioni dei tempi di transito.
Da quanto ho potuto vedere, la gran parte delle aziende hanno sede nel Nord della penisola, per cui, passata la dogana, restano da fare pochi minuti di strada, a piedi, o con gli efficienti mezzi pubblici disponibili.
In Gibilterra vivono circa 35'000 persone, che diventano oltre 100'000 durante le ore lavorative. Il motivo di questo grande flusso di commuters, è che star dentro costa caro, molto caro!
Facendo riferimento alle esigenze di una famiglia come la mia, due adulti e due bambini, una long term rental di una casa con due camere da letto, può costare dalle 1300 a oltre le 2000 sterline al mese, e non sto parlando di case di lusso!
Per contro, la vicina, verdeggiante e bellissima Andalusia, offre affitti di lussuose villette situate in comprensori guardianati, con piscina, palestra e campi da golf, anche a meno di 700 euro al mese.
Lo stesso vale per la spesa: in Gibilterra fare acquisti costa abbastanza caro, sebbene vi siano alcune eccezioni, ma per le grandi spese, si può sempre fare un salto al già mitico Mercadona, in Spagna.
La scelta sembra quindi già fatta, ma non è così facile, soprattutto se si vuole che i figli studino in inglese, e se di fare il pendolare proprio non se ne vuol parlare.
I single, a quanto ho visto, vivono tutti fuori.
Gibilterra, quanto a vita mondana, non offre molto, e il confine fa uno strano effetto, a volte sembra di essere in prigione.
Chi vive dentro non è libero di uscire in qualunque momento, a meno che non sia disposto a sopportare strazianti code alla dogana. Molto meglio pianificare l'uscita in modo da evitare i momenti di punta, ma a volte non basta: sembra che gli spagnoli abbiano come hobby principale il rendere uno strazio l'attraversamento della dogana. E così oggi, un tranquillo e molto ventoso sabato mattina, ci sono toccati venti minuti di fila per rientrare in Gibilterra, senza alcun valido motivo.
La politica va a fasi alterne, a volte apre al dialogo, altre volte, come in questo periodo, inasprisce le tensioni.
La verità è che ancora non lo sappiamo quanto ci peserà questa storia della dogana, lo scopriremo vivendo.
Per ora ci godiamo quello che c'è di buono, e viviamo con gioia anche la novità del semaforo rosso per l'atterraggio o il decollo di un aereo proprio davanti ai nostri occhi... (non vi ho detto che subito dopo il confine si attraversa una pista di atterraggio?)
Il resto, si vedrà!

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